La Dott.ssa Michela Rosati, Psicologo Psicoterapeuta a Terni, risponde ai lettori della rubrica.
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Domanda
“Gentile Dottoressa, mi sono accorta che, negli ultimi tempi, quando mi sento giù, se sono triste per qualche motivo, vado a farmi un giro per negozi, compro un nuovo vestito o una nuova crema per il corpo e mi sento meglio. Un tempo non mi succedeva, ma da quando lavoro in modo un po’ più stabile e ho la carta di credito, lo faccio sempre più spesso. Ma perchè mi succede così? Si sente tanto parlare di shopping compulsivo, devo preoccuparmi?”
Anna, 32 anni
Risposta
Cara Anna, anche lo shopping può essere un modo per esprimersi, per essere creativi e per stare bene. Tutti, di tanto in tanto, amano comprare qualcosa per sé o per i propri cari, ricavandone un senso di soddisfazione. Quando, invece, comprare e spendere denaro diventano comportamenti ricorrenti ed eccessivi, può succedere di perdere il controllo e di andare incontro a gravi problemi.
Se si usa lo shopping come un modo per riempire un vuoto interiore, come un tentativo di modulare le emozioni (come la tristezza, la rabbia, la vergogna), come un mezzo per “tirarsi su” o per inseguire un’immagine ideale di perfezione (“se avrò quel vestito mi sentirò finalmente adeguata”), è bene prendere in seria considerazione questo comportamento e valutarne le dannose conseguenze in termini di qualità di vita.
Secondo le ricerche, utilizziamo la carta di credito soprattutto quando la nostra autostima subisce un duro colpo, a causa di un fallimento o di una delusione (lui/lei non ha più chiamato, quella promozione tanto agognata non è arrivata, ecc.). In modo particolare, in alcune persone, sembrerebbe essere il giudizio negativo degli altri a minare la fiducia, attivando comportamenti pseudo-riparatori come comprare oggetti di lusso o comunque di valore.
E’ ovvio che spendere soldi in maniera indiscriminata, dilapidando i nostri risparmi, mettendo in difficoltà noi stessi o la nostra famiglia, non può essere un buon modo per nutrire l’autostima. Tanto che spesso ci si sente terribilmente in colpa dopo aver comprato l’ennesimo oggetto di cui non avevamo bisogno.
E’ necessario quindi prendere consapevolezza delle nostre emozioni e dei nostri eventuali problemi interiori (bassa autostima, scarsa capacità di modulare gli impulsi, depressione, ecc. ) imparando a gestirli o a risolverli in una maniera più funzionale e costruttiva. A volte, per far questo, può rendersi necessario l’aiuto dello specialista, psicologo o psicoterapeuta.
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