Con l’arrivo della primavera si avverte spesso la necessità di dare una sistemata alla casa: il cambio degli armadi e le grandi pulizie, che spesso vengono percepite come incombenze scomode, di cui faremmo volentieri a meno, possono avere invece un importante valore psicologico.
Tratto da: Pulizie di Primavera: ecco perchè fanno bene – MSN Salute*
Donne e lavori domestici
«In generale i lavori domestici non incontrano il favore delle donne: hanno fatto una gran fatica per liberarsi dal sacrificio di dover badare alla casa, affidando quando possibile questo compito a persone esterne.
Ora che la crisi incombe e la spending review di ogni famiglia prevede tagli sempre più rigidi, tornare indietro è spesso causa malcontento e stress», sottolinea la dottoressa Michela Rosati, psicologa e psicoterapeuta a Terni.
Lavori da donne?
«In realtà, il primo errore consiste nel considerare la pulizia della casa come una mansione femminile.
Tutti noi ci occupiamo della nostra igiene personale ogni giorno, gli uomini non meno delle donne, e non troviamo nulla di strano in questo.
Lo stesso dovrebbe valere per la casa, che è l’ambiente in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo, quando torniamo dal lavoro.
Un conto è dunque suddividersi i compiti per una questione di praticità e di orario, un conto è rifiutarsi di lavare i piatti perché è una cosa da donne».
Il valore della manualità
«Il secondo paradosso è che per non affaticarci lavando o stirando, rendiamo la nostra vita sempre più sedentaria e ci vediamo costretti a ricorrere a costosi abbonamenti in palestra per restare in forma.
Chi può permettersi di scegliere farà le sue considerazioni, ma in generale non dovremmo trascurare il potere rilassante, creativo e rigenerante che i lavori manuali hanno su corpo e mente.
Se affrontati senza pregiudizi e senza fretta, ci allenano a concentrarci sul presente e a stare con i piedi per terra, allentando la morsa dei pensieri e delle preoccupazioni».
La valenza simbolica
I lavori domestici poi hanno una valenza simbolica che non dovremmo trascurare.
Le pulizie di primavera, il cambio dell’armadio, ad esempio, sono riti che rimandano alla rinascita e al rinnovamento: possono fare un gran bene quando le persone si sentono strette in situazioni stagnanti, che sembrano senza via d’uscita.
Producono un immediato benessere, perché dimostrano che la trasformazione, il miglioramento, il liberarsi del superfluo, delle zavorre è sempre possibile».
Tutto è transitorio
«Un’altra lezione che impariamo mettendo in ordine la nostra casa è che tutto è transitorio. Il letto va rifatto ogni mattina, i piatti lavati dopo ogni pasto.
È un ciclo infinito, che vissuto nel modo sbagliato può generare una sorta di burn-out.
Ma il punto è proprio questo: tutto nella vita dura il tempo che dura e l’equilibrio va ritrovato ogni giorno. Esserne consapevoli ci aiuta ad apprezzare le cose che abbiamo ora, dando loro il giusto valore».