In uno studio pubblicato in questi giorni (Settembre 2011) sulla rivista scientifica Annals of Family Medicine, 1.054 adulti sono stati intervistati circa il loro atteggiamento nei confronti della depressione.

Dei pazienti coinvolti nella ricerca, il 43 per cento si è dichiarato non del tutto sicuro di voler parlare al proprio medico dei sintomi depressivi.

La ragione più comune? La paura di dover prendere dei farmaci.

Il medico di famiglia può, ovviamente, suggerire e prescrivere farmaci per il trattamento delle psicopatologie, come la depressione.

Ma i pazienti possono porre delle domande e chiedere quali altri metodi di trattamento sono indicati per il disturbo diagnosticato.

Un buon medico è interessato ad ascoltare le vostre preoccupazioni e a lavorare con voi al piano terapeutico più adatto alla vostra condizione. Il medico di base è disponibile a darvi tutte le spiegazioni di cui avete bisogno e, quando opportuno, può indicarvi cure specialistiche non farmacologiche, come la psicoterapia.

Ecco alcune delle domande che si possono fare prima della prescrizione medica.

• È questa la cura più appropriata per la mia situazione clinica?

• Per superare prima il mio problema, a quali terapie, farmacologiche e non farmacologiche, posso sottopormi?

• Invece di prendere un farmaco, che altro posso provare prima?

• Perché il farmaco che intende prescrivermi, in questo caso, è migliore del trattamento alternativo A, B o C?

Se a queste domande vengono fornite risposte sufficienti ed adeguate, il farmaco non viene più vissuto come un’imposizione, ma come una scelta consapevole da parte del paziente.

Ci sono sicuramente molte persone che hanno timore di parlare con il proprio medico non solo dei sintomi della depressione ma anche di altri problemi psicologici (i disturbi d’ansia, ad esempio).

Ma se volete condividere i vostri sintomi con un medico, fatelo. Non evitate il discorso solo perché temete che vi siano prescritti dei farmaci. Fate delle domande e assumete un ruolo attivo nel trattamento, il medico ve ne sarà riconoscente.