Relazioni sane e forti rappresentano la nostra rete sociale di sostegno, fanno parte della vita quotidiana e ci rendono sereni e soddisfatti.

Sperimentare difficoltà nelle relazioni (amicali, sentimentali o familiari), invece, può avere un impatto profondo sul benessere fisico ed emotivo.

Quando ci sentiamo in crisi con qualcuno a cui siamo legati, la nostra mente è rapita da mille dubbi e le nostre emozioni sembrano sopraffarci.

E’ normale attraversare momenti di disagio, di conflitto o distacco:  superarli con successo, però, dipende da come affrontiamo ciascuno di questi momenti. Un aiuto professionale può essere molto utile nell’accompagnarci in questo cammino.

La psicoterapia di coppia può essere un percorso utile per partner che sperimentano difficoltà nella relazione

I segnali d’allarme

Uno dei risultati più utili delle ricerche in campo psicologico è il lavoro che ha individuato i segni premonitori del deterioramento di una relazione intima, che sia di coppia, familiare o amicale.

Queste informazioni sono fondamentali per riconoscere se e quando un rapporto è in serio pericolo e necessita, quindi, di maggiore attenzione o aiuto.

J. Gottman e i suoi colleghi dell’Università di Washington hanno scoperto che ci sono quattro segni specifici di deterioramento, elencati di seguito, in ordine crescente di pericolosità:

  • La critica – invece di limitarsi a lamentarsi, la persona attacca ed accusa la personalità e/o il carattere del partner, con frasi del tipo “tu sei solo un egoista, un menefreghista!”
  • Il disprezzo – rispondere con l’intento di insultare e/o di abusare psicologicamente del partner, con frasi del tipo “tu sei più che stupido: sei un idiota totale!”
  • Mettersi sulla difensiva – non essere disposti ad ascoltare cosa il partner ha da dire, per paura di essere attaccati o feriti
  • L’ostruzionismo – ignorare, evitare e prendere le distanze dal proprio partner

A simili conclusioni sono giunti anche H. Markman e S. Stanley dell’Università del Colorado, che hanno identificato altri quattro segni di deterioramento:

  • Aumentare la negatività durante l’interazione – i partners si lamentano e si criticano sempre più aspramente
  • Invalidarsi a vicenda – non fare alcun tentativo per capire il punto di vista dell’altro
  • Interpretare negativamente eventi neutri o positivi – quando una persona fa o dice qualcosa di neutro o addirittura positivo, ma il partner interpreta le sue intenzioni come ostili o negative
  • Evitare il partner

Riassumendo quindi, i maggiori sintomi di un rapporto di coppia, familiare o amicale problematico, associati ad una probabilità molto maggiore di rottura della relazione, sono i seguenti:

  • Sentirsi distanti
  • Continue discussioni
  • Mancanza di affetto
  • Aumento di rabbia, ostilità e/o sarcasmo
  • Evitarsi a vicenda; ostruzionismo
  • Problemi di fiducia (cellulare nascosto, sospetti di tradimento, ecc.)

Se stai sperimentando uno o più segnali d’allarme, è tempo di fare qualcosa per migliorare la situazione. Anche in questo ambito, agire preventivamente può servire ad evitare gravi sofferenze future.

Allora cosa fare se la coppia è in crisi?

Consulenza e Psicoterapia di coppia

Il problema principale per la maggior parte delle coppie è la mancanza di competenze nella comunicazione, nella gestione della rabbia, nella risoluzione dei conflitti e nella sfera dell’intimità.

La consulenza di coppia e/o la psicoterapia di coppia possono rivelarsi percorsi utili per le coppie in difficoltà. Lo psicoterapeuta valuta la situazione della coppia ed eventualmente propone l’intervento più adeguato.

La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale identifica le situazioni che tipicamente scatenano il conflitto nei rapporti interpersonali per poi esaminare i modelli di pensiero e di comportamento, al fine di individuare le radici del problema.

Si lavora dunque per aiutare l’individuo, la coppia o la famiglia a pensare e comportarsi in modo più funzionale, affrontando e superando il disagio relazionale.

Ricorda: una relazione sana, di qualunque tipo, non è drammatica, non è abusiva, non crea dipendenza e non scatena un’altalena emotiva. In un rapporto sano, i partner si sentono fisicamente ed emotivamente sicuri, desiderano stare insieme e creare un rapporto intimo, basato sulla reciprocità. In una buona relazione il confronto non viene evitato per paura o per stanchezza, ma gestito nel rispetto delle proprie esigenze e di quelle del partner.

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