Un recente studio, condotto dall’Università di Bologna e pubblicato su Developmental Psychology, ha evidenziato come la performance delle bambine in compiti di matematica sia correlata agli stereotipi di genere delle madri.

Durante la ricerca, analizzando l’esito dei test, gli sperimentatori hanno riscontrato un rendimento significativamente peggiore in figlie di madri convinte che i numeri siano sostanzialmente “roba da maschi” (mentre le femmine riescano meglio in materie letterarie ed artistiche).

La spiegazione sembrerebbe riguardare l’ansia da prestazione delle piccole: influenzate anche inconsapevolmente dalle convinzioni materne (quelle paterne sembrerebbero non avere la stessa importanza), temendo di non poter riuscire bene in matematica, troverebbero più difficile concentrarsi, facendo di fatto più errori durante il compito. (Fonte: Asca http://www.asca.it/index.php)

E’ importare, quindi, ricordare che la sicurezza in se stessi, l’idea di possedere le risorse necessarie per superare gli ostacoli della vita, il senso di autoefficacia così importante per raggiungere gli obiettivi a cui aspiriamo, si costruiscono fin da bambini, a partire dalla fiducia incondizionata che i genitori, superando pregiudizi e luoghi comuni, dovrebbero riporre nei propri figli.