La Dott.ssa Michela Rosati, Psicologo Psicoterapeuta a Terni, risponde ai lettori della rubrica. Scrivete alla Post@ dei lettori per chiedere un parere allo psicologo*
Domanda
“Salve, sono un ragazzo di 34 anni con un problema che sta diventando enorme: ho paura di volare. Il fatto è che l’azienda per cui lavoro richiede degli stages all’estero un paio di volte l’anno ed io non so più che scusa inventare per evitare di prendere l’aereo. Quando devo proprio farlo, mi faccio coraggio…ma è sempre un’esperienza devastante! Mi rendo conto di non poter continuare così. C’è qualche rimedio efficace di tipo psicologicoi?”
Risposta
Gentile lettore, la paura di volare è piuttosto frequente, sebbene la probabilità di morire a causa di un incidente aereo sia davvero bassa (in questo senso, è molto più pericoloso viaggiare in auto). Chi soffre di aerofobia può manifestare un malessere generalizzato, forte ansia e tensione già alcuni giorni prima della partenza, arrivando persino a sperimentare il panico.
Queste persone parlano di paure legate ai momenti di turbolenza atmosferica, all’ipotesi di problemi al motore, all’idea che l’aereo precipiti.
Poi ci sono coloro che temono di non poter stare seduti in un luogo chiuso ed “angusto” come l’aereo e quelli che hanno paura di sentirsi male in un posto in cui non sia possibile essere soccorsi o di fare una brutta figura davanti ad altri passeggeri, a causa del loro inevitabile disagio.
In generale prendere l’aereo può suscitare la sensazione di non avere il controllo della situazione e quindi di essere in pericolo. Ma la paura si può superare.
Ovviamente è molto importante identificare il tipo di paura legata al volo e capire se questa sia eventualmente connessa ad altre preoccupazioni o ad un altro disturbo d’ansia. L’intervento psicologico di tipo cognitivo comportamentale che può essere attivato comprende sia l‘informazione sugli aspetti tecnici del volo (per sfatare miti e leggende che aleggiano – letteralmente – intorno a questo argomento), sia la psicoeducazione sulla paura (che cos’è? Come si manifesta? Quali sono gli aspetti fisiologici, psicologici e comportamentali di questa emozione?). In seguito può essere condotto un training per imparare a gestire la paura tramite l’apprendimento di alcune tecniche di rilassamento e il cambiamento delle convinzioni catastrofiche e disfunzionali, che spesso causano il peggioramento degli stati d’ansia.
A questo punto si dovrebbe essere in grado di sperimentare di nuovo il volo con maggiori strumenti ed abilità interiori, riuscendo quindi a viaggiare in tutta serenità.
Già da alcuni anni, anche le compagnie aeree organizzano corsi e seminari, condotti da psicologi, che prevedono un’esposizione graduale al volo, una maggiore informazione sugli aerei ed incontri con piloti ed assistenti di volo.
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