Dopo diverso tempo torno finalmente a scrivere sul mio blog, parlando di un argomento che spero potrà essere utile a molti.
Vi siete mai trovati nella scomoda situazione di chi deve sostenere un’amica, una persona cara o anche un perfetto sconosciuto che vi rivela di essere in preda ad un attacco d’ansia?
E’ strano: anche se tutti abbiamo provato questo sentimento intenso e travolgente, non sappiamo come dare una mano a chi lo sta sperimentando e ci chiede di aiutarlo a superare il momento.
Il più delle volte cerchiamo di farli ragionare, li riempiamo di parole e rassicurazioni, cerchiamo di capire il loro problema e proponiamo decine di soluzioni che non avremmo mai immaginato di poter tirar fuori dal cilindro.
Eppure loro non sembrano neanche ascoltarci.
E sapete perché? Perché l’ansia è contagiosa e ora siamo noi quelli stressati dalla situazione.
Siamo noi quelli a cui sudano le mani, quelli che non sanno cosa altro inventarsi, quelli che sono a disagio e non sanno come uscirne.
Va bene, fermiamoci un attimo
Prendiamo un bel respiro e torniamo al momento presente, senza lasciarci catturare totalmente dalla preoccupazione .
Per prima cosa entriamo in connessione con loro
Stiamo loro accanto. Sediamoci, facciamogli sapere che saremo lì per loro finché l’ansia non sarà passata. Oppure camminiamo insieme, restando disponibili e calmi.
Soprattutto non li giudichiamo, stanno facendo del loro meglio.
Non li maltrattiamo con la scusa di spronarli: è sale gettato su una ferita aperta.
Ricordiamoci che l’ansia è un’emozione e come tale, prima o poi, passerà. Se lo teniamo a mente noi, lo percepiranno anche loro.
Anche la calma è contagiosa, per fortuna.
Provate qualche esercizio di mindfulness
Se sapete come fare, questo è il momento per qualche esercizio rilassante o qualche respiro consapevole.
Il nostro respiro è un àncora, il momento presente è un rifugio . Come dice il grande maestro zen Thich Nhat Hanh, la cosa migliore da fare nei momenti di difficoltà è tornare a se stessi e dimorare nella consapevolezza.
Se non conoscete la mindfulness o una tecnica di rilassamento, allora ascoltate. Ascoltate e basta.
Rinunciate ai consigli e alle soluzioni immediate.
Ricordate che ascoltandoli state facendo loro un grande regalo.
E quando siamo già tutti un po’ più calmi potete chiedere: “Come posso aiutarti?”
Forse vi chiederanno di poter pranzare insieme, forse saranno loro a domandare il vostro parere, forse vorranno solo un bicchier d’acqua.
Mostratevi comunque disponibili al dialogo, interessatevi sinceramente a quello che hanno da dirvi.
Se notate un’apertura, non incalzate subito, non sottoponeteli ad un interrogatorio.
Un semplice “Spiegami un po’, se ti va…” andrà bene.
In ogni caso, conoscere qualcosa in più dell’ansia e del panico, vi aiuterà ad offrire un supporto migliore. Potete leggere qualche articolo oppure dei libri sull’argomento: tornerà utile anche a voi.
Un aiuto professionale
Se approfondirete un po’ il tema, saprete che quando l’ansia e il panico diventano così frequenti e intensi da complicare notevolmente l’esistenza della vostra amica o del vostro caro, allora è il momento di chiedere un aiuto professionale.
Incoraggiateli, fate loro sentire che non c’è nulla di male.
Lo psicoterapeuta è un alleato, è al loro fianco, è prima di tutto uno specialista che conosce perfettamente quello che stanno attraversando e possiede gli strumenti per aiutarli a superare il problema.
Se l’ansia a questo punto è ancora troppo forte e non accenna a diminuire, sarà bene invitare la persona a rivolgersi tempestivamente al proprio medico, che saprà come consigliarla per il meglio.
Se non riesce da sola, offritevi di aiutarla.
Per chi è accanto ogni giorno
Se invece siete a contatto non occasionalmente ma ogni giorno con una persona che soffre di un disturbo d’ansia, allora anche voi avete bisogno di qualche attenzione in più.
Certo, volete bene ai vostri amici, mogli, padri, figli, fratelli, che stanno attraversando un periodo difficile e non li lascereste mai soli.
Questo loro lo sanno e ve ne sono grati.
Ma sarebbero un po’ più sereni sapendo che anche voi vi allenate a coltivare il vostro benessere, dormendo il giusto, mangiando bene, uscendo e vedendo gli amici, dando spazio, quando possibile, alle vostre passioni, riservando alcuni momenti per voi, dedicandovi magari alla meditazione o a qualche altra attività benefica per corpo e mente.