Se avete sperimentato, almeno una volta, un attacco di panico saprete certamente ricordare ora, giorno, mese e anno di quella terribile esperienza. 

All’improvviso, vi sarete sentiti in balia di allarmanti sintomi fisici:

  • tachicardia
  • respiro affannoso
  • dolori al torace
  • stomaco chiuso, contratto
  • tremori
  • tensione muscolare
  • sudorazione
  • sensazione di “testa ovattata”

Quasi sicuramente, in quei momenti senza fine, avrete pensato di essere sul punto di:

  • morire d’infarto
  • svenire
  • impazzire

Qualunque sia stata la situazione in cui il primo attacco di panico si è manifestato, certamente la cosa non vi ha lasciato indifferenti, anche se, in molti casi, un unico attacco non produce conseguenze clinicamente rilevanti.

A volte, invece, gli attacchi si ripetono. Se così è capitato anche a voi, avrete chiesto l’intervento del medico o sarete andati al Pronto Soccorso, probabilmente preoccupati di avere una grave malattia.

Dopo l’esito negativo di ripetute visite ed analisi, prescritte da cardiologi, gastroenterologi ed otorinolaringoiatri, vi sarete sentiti ancora più confusi e scoraggiati.

Vi sarete detti: “Meglio evitare tutti quei posti e quelle situazioni associate al primo attacco. Meglio non restare soli, non allontanarsi da casa, non andare dove c’è troppa gente, meglio starsene al sicuro per un po’.”

La paura della paura

Ma ad un certo punto, tutto comincia a fare paura: piazze, ponti, gallerie, ascensori, autostrade, treni, autobus e molte altre situazioni nelle quali può risultare difficile fuggire o ricevere aiuto nel caso di un attacco improvviso.

Non si può più uscire da soli, senza avere vicino una persona di fiducia.
Questo provoca notevoli limitazioni, fa sentire stupidi, insicuri, non più autonomi, “in gabbia”, poiché liberarsene sembra impossibile. E la vita può andare avanti così anche per anni.

La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale può essere utile?

In realtà, gli attacchi di panico, che vengono attualmente classificati come Disturbi d’Ansia, sono una condizione clinica ben nota e molto diffusa, per la quale esistono terapie davvero efficaci. Gli specialisti di riferimento sono lo psichiatra e lo psicoterapeuta.

E’ importante che la persona possa ricevere sia la diagnosi, sia le informazioni corrette che riguardano la natura del disturbo, il suo decorso ed i trattamenti elettivi.

Quasi sempre le origini del disturbo vanno ricercate in un insieme complesso di fattori, che generano uno stato di malessere psicologico, di cui non si è completamente consapevoli e che si esprime attraverso i sintomi.

Secondo l’American Psychological Association, in molti casi, i Disturbi d’Ansia possono essere efficacemente trattati con la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale, in combinazione o meno con la terapia farmacologia. Le terapie sono, in linea di massima, brevi e con un’alta percentuale di successo.